La polizia non è riuscita nel suo intento di fare fallire il corteo antifascista del 24 febbraio, l’azione intimidatrice sviluppata da alcuni media cittadini di criminalizzare i militanti dei centri sociali non è andata a segno.
La magistratura alza il livello della tensione con la grave accusa di tentato omicidio, per poi, scarcerare i ragazzi accusati.
In una città militarizzata si svolge il corteo che manifesta con ampia partecipazione il rifiuto al fascismo, all’allarmismo creato scientemente, e principalmente al comizio elettorale del capo di Forza Nuova, il già militante di Terza Posizione, condannato insieme ad altri esponenti dei NAR per banda armata e associazione sovversiva, Roberto Fiore.
La campagna elettorale non ha assolutamente inficiato né intaccato le ragioni della mobilitazione di tutti coloro che si oppongono alla presenza di organizzazioni neofasciste.
Le polemiche che nei giorni precedenti al corteo hanno visto scontrarsi verbalmente “violenti e non violenti” ci sono sembrate pretestuose e pericolose, perché atte a produrre dinamiche disgregative all’interno della realtà antifascista palermitana, fornendo una sponda non indifferente a polizia e fascisti, riteniamo però, che qualunque azione di antifascismo militante debba essere politicamente contestualizzata e finalizzata a mantenere e far crescere un ampio e reale movimento antifascista cittadino.
Federazione Anarchica Siciliana – Palermo
26 febbraio 2018
La magistratura alza il livello della tensione con la grave accusa di tentato omicidio, per poi, scarcerare i ragazzi accusati.
In una città militarizzata si svolge il corteo che manifesta con ampia partecipazione il rifiuto al fascismo, all’allarmismo creato scientemente, e principalmente al comizio elettorale del capo di Forza Nuova, il già militante di Terza Posizione, condannato insieme ad altri esponenti dei NAR per banda armata e associazione sovversiva, Roberto Fiore.
La campagna elettorale non ha assolutamente inficiato né intaccato le ragioni della mobilitazione di tutti coloro che si oppongono alla presenza di organizzazioni neofasciste.
Le polemiche che nei giorni precedenti al corteo hanno visto scontrarsi verbalmente “violenti e non violenti” ci sono sembrate pretestuose e pericolose, perché atte a produrre dinamiche disgregative all’interno della realtà antifascista palermitana, fornendo una sponda non indifferente a polizia e fascisti, riteniamo però, che qualunque azione di antifascismo militante debba essere politicamente contestualizzata e finalizzata a mantenere e far crescere un ampio e reale movimento antifascista cittadino.
Federazione Anarchica Siciliana – Palermo
26 febbraio 2018